Quando bisogna rigenerare la batteria della propria auto?
Quando ci si trova nella situazione in cui la batteria della propria auto da segnali di aver esaurito la propria carica, spesso e volentieri quello che si può pensare al primo impatto può non essere sempre la scelta più giusta a rigor di logica, in quanto molti credono che la batteria in questione avendo terminato il suo ciclo, sia per forza di cose da buttare e da sostituire il prima possibile.
Quali sono le soluzioni migliori per rigenerare la batteria della propria auto?
Attualmente possiamo tranquillamente affermare che esistono diverse soluzioni per ottenere questo risultato, che però non sono tutte affidabili allo stesso livello o comunque prive di rischi, mentre alcune possono concretamente consentirci di realizzare questo obiettivo. Motivo per il quale in questo articolo andremo a vedere e analizzare tutti i passaggi fondamentali per rigenerare la batteria auto, spiegandoli step by step sulle modalità di svolgimento.
Nel momento in cui una batteria viene stata lasciata scarica per troppo tempo, o in altri casi manutenuta in modo non propriamente corretto, si possono verificare alcuni fenomeni come la solfatazione o i cortocircuiti. Se questi processi si sono nostro malgrado verificati, la batteria potrebbe essere in alcuni casi addirittura inutilizzabile, con la speranza, però, di poterla recuperare attraverso come abbiamo detto precedentemente la rigenerazione. Si tratta sostanzialmente di un vero e proprio concreto processo di pulizia, a sua volta utile per riuscire a ripristinare lo stato chimico elettrico del pezzo. Se viene effettuato con successo nel modo corretto esso consente alla batteria di poter tornare ad accumulare energia.
Processo di rigenerazione: come comportarsi ? Step by step
Prima di addentrarci nel concreto, è assolutamente necessario fare una piccola ma importante premessa, in quanto al giorno d’oggi con i modelli di batteria più recenti la rigenerazione è praticamente impossibile, per il semplice motivo che la scocca di questi pezzi è caratterizzata da una copertura ben sigillata e praticamente impenetrabile.
Ora, entrando finalmente nel concreto di questo argomento, andiamo ad analizzare come bisogna procedere.
- Come prima cosa per cominciare, bisogna smontarla dal vano motore, in modo tale da poter lavorare più tranquillamente.
- Successivamente è necessario stabilire come tu debba per forza di cose essere a conoscenza di questa informazione, dato che le batterie a piombo acido dispongono di un totale di sei celle, ciascuna delle quali a sua volta risulta irrorata da un particolare liquido noto come elettrolita. Questo liquido a sua volta è composto da acqua distillata e da acido solforico. Il liquido è necessario per riuscire a favorire il passaggio della corrente dalla batteria ai dispositivi che vengono collegati per l’appunto alla batteria.
- Puoi continuare cercando di togliere i tappi della batteria e ristabilendo quindi i livelli dell’elettrolita. Per realizzare questo passaggio bisogna procedere versando al suo interno prima l’acqua distillata e poi l’acido solforico, si tratta di un procedimento che ti consentirà di ripristinare la componente fondamentale per la conduzione della corrente elettrica.
- Una volta effettuato questo passaggio, non si deve fare altro che avvitare nuovamente i tappi e rimontare la batteria all’interno del vano motore.
- Infine l’ultimo passaggio il seguente: dopo avere correttamente rimontato la batteria, si dovrà procedere alla sua ricarica. Si tratta di una fase sostanzialmente molto semplice, per il semplice fatto che sarà necessario utilizzare gli appositi cavi, stando però attenti al corretto accoppiamento con i poli della batteria, in quanto il cavo rosso dispone di una carica positiva e va per tanto collegato al rispettivo polo + della batteria dell’auto. A differenza del cavo nero, o blu o verde, che dispongono a loro volta di una carica negativa e vanno quindi connessi al polo – della batteria in questione.